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Anche oggi il mondo della scuola si è dato appuntamento in varie città, a Roma sotto il ministero dell’Istruzione, per riprendere la mobilitazione dei mesi scorsi e ribadire al Governo che c’è una domanda di partecipazione e democrazia che non si ferma nonostante l’approvazione della Legge “Buona Scuola” voluta senza aprire dialogo e confronto.

A loro va la nostra solidarietà e vicinanza: oggi, come sin dall’inizio, accanto alla protesta c’è la proposta di una riforma che viene direttamente dagli insegnati, studenti e operatori del sistema scolastico. Il Governo ne tenga conto perché il procedere a testa bassa, sulla scuola, come sul jobs act e sulle riforme fondamentali per il Paese, non può far altro che aumentare il dissenso e le mobilitazioni sociali.

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