Top

03 Gen, 2015

Protagoniste del proprio corpo e del proprio futuro: la lotta alle MGF

Venerdì 6 febbraio, ore 9.00 
Auditorium del Ministero della Salute
Lungotevere Ripa 1, Roma
“Si può chiedere ad una madre di non fare del male a sua figlia, ma come chiederle di condannarla all’emarginazione sociale?”
Sylla Habibatou Diallo

Secondo l’ultimo Rapporto dell’OMS del 2014, sarebbero tra 140 e 150 milioni, le bambine e le donne sottoposte a mutilazioni genitali femminili (MGF), in gran parte concentrate in 29 paesi. Nei prossimi dieci anni, altre 30 milioni sono rischio di essere infibulate. Pur se in gran parte diffuso in aree dei continenti africano e asiatico, il fenomeno presenta dimensioni significative anche in Europa e in Italia. Secondo il Parlamento Europeo il numero di donne provenienti da Paesi a forte tradizione escissoria, già sottoposte a una forma di MGF si aggira intorno alle 500.000 unità, mentre sarebbero 180.000 le bambine a rischio di subire la pratica ogni anno. Per quanto riguarda l’Italia, le statistiche più recenti parlano di circa 39.000 donne sottoposte a una qualche forma di mutilazione nei loro Paesi di origine.

Sebbene ancora ampiamente drammatici, i dati segnano negli ultimi anni una significativa decrescita, soprattutto nei paesi dove si è investito su istruzione e formazione. Al di là di leggi o di direttive transnazionali – come l’approvazione unanime della Risoluzione ONU che prevede la messa al bando universale delle mutilazioni genitali femminili (dicembre 2012) – è soprattutto grazie a scolarizzazione, campagne culturali e di sensibilizzazione, che si possono ottenere risultati significativi. Tutti gli attori, governi, ONG e comunità sono chiamati a promuovere un cambiamento sociale positivo attraverso programmi e politiche mirate all’eliminazione delle mutilazioni come a tutte le altre forme di violenza contro le bambine, direttamente o indirettamente legate a norme sociali.

È con questo intento che la Fondazione IME (Istituto Mediterraneo di Ematologia), impegnata da anni nella cooperazione sanitaria internazionale, in occasione della giornata mondiale contro le MGF, promuove un Seminario Internazionale che vedrà la partecipazione dei maggiori esperti del settore e le testimonianze di operatrici nel contrasto alle MGF. Hanno già confermato la loro partecipazione, oltre ad Aldo Morrone, Omar Abdulcadir, Antonio Cristaudo, Nicola Felici, Lavinia Incocciati, Alessandra Sannella, Pietro Vulpiani. È previsto l’intervento del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Modera Giulia Apollonio del TG2.

03 Gen, 2015

Una rivoluzione ci salverà

Mercoledì 4 febbraio, ore 17.30
Auditorium Santa Croce
c/o Cantiere di rigenerazione urbana Spin Time Labs
Via Statilia, 15 – Roma (metro Manzoni)

Il prossimo 4 febbraio l’attivista, blogger e scrittrice canadese Naomi Klein, autrice dei best seller No Logo e Shock Economy, sarà a Roma per presentare il suo nuovo e attesissimo libro “Una rivoluzione ci salverà – perché il capitalismo non è sostenibile” edito da Rizzoli.

IL LIBRO
Durante l’iniziativa l’autrice parlerà della prospettiva contenuta nel testo: la necessaria e rinnovata ribellione al sistema economico da parte dei movimenti ecologisti che mettono al centro del modello non l’accumulazione di profitto ma la giustizia ambientale e sociale. Un new deal, quello disegnato dalla Klein, che muova i suoi passi dalle comunità in lotta contro gli impatti ambientali, socio-sanitari ed economici di un sistema assolutamente insostenibile: quello capitalista.

Sullo sfondo, come minaccia ineludibile e altrettanto ineludibile sprone al cambiamento, il “caldo e tempestoso futuro” a cui il genere umano si è auto condannato con i crescenti livelli di emissioni di gas serra: un processo di riscaldamento globale destinato ad avere conseguenze catastrofiche su milioni di persone in tutto il mondo. Secondo la Klein “la crescita ad ogni costo sta uccidendo il pianeta. La rivoluzione non è piu una questione ideologica. È una questione di sopravvivenza”. In questo scenario, solo “una fede incrollabile nell’uguaglianza dei diritti di ogni persona […] separeranno la civiltà dalla barbarie.”

I TEMI DEL LIBRO NELL’AGENDA POLITICA NAZIONALE E INTERNAZIONALE
In un momento in cui anche in Italia le lotte ambientali contro l’implementazione degli ultimi provvedimenti governativi, primo tra tutti il decreto Sblocca Italia, ormai convertito in legge a colpi di fiducia, stanno vivendo un nuovo momento di vitalità e articolazione sociale, l’iniziativa fornisce una preziosa occasione di riflessione in vista del vertice sul clima (la 21° Conferenza delle Parti ONU) in programma a Parigi alla fine del 2015. Sull’appuntamento parigino sarà infatti rivolta l’attenzione, a 6 anni dal vertice di Copenaghen, di media, comunità internazionale, governi, movimenti e grossi attori economici, attorno alla necessità, ribadita dalla scienza, di varare in tempi stretti e certi una strategia globale vincolante per il taglio delle emissioni clima-alteranti.

Tagliare le emissione di gas serra vuol dire ripensare le fondamenta stesse del modello produttivo e di consumo, attraverso processi di conversione ecologica reale che investano il modo di produrre e consumare risorse, energia, merci, etc. “Rimuoviamo il problema clima perché abbiamo paura – incalza l’autrice – e perché se accettassimo la piena realtà di questa crisi saremmo costretti a cambiare tutto”.

L’INIZIATIVA
A moderare l’iniziativa sarà Marica Di Pierri, presidente del CDCA – Centro di Documentazione sui Conflitti Ambientali aperto a Roma dal 2007 e portavoce dell’Associazione A Sud che da oltre 10 anni lavora nell’accompagnamento e nel sostegno delle comunità locali attive per la giustizia ambientale tanto in Italia quanto nei sud del mondo.

All’iniziativa saranno presenti attivisti delle principali reti sociali attive nella difesa del territorio, del diritto alla salute e della giustizia sociale: dal movimento di lotta per il diritto all’abitare Action allacampagna italiana Stop-TTIP, trattato di libero commercio attualmente in via di negoziazione tra Ue e Usa, dalla campagna Stop Biocidio, al lavoro nella terra dei fuochi contro il modello di gestione del ciclo dei rifiuti, al coordinamento nazionale No Triv in prima linea contro le politiche energetiche nazionali basate sull’ampliamento della frontiera estrattiva.

INFORMAZIONI
La partecipazione all’evento è libera e gratuita fino a esaurimento posti.
Non sarà possibile prenotare.
Uno spazio sarà riservato, alla fine della presentazione, agli interventi dal pubblico.