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In attesa di un impegno concreto a livello nazionale che si trasformi in legge contro l’omofobia, la Regione Lazio colma il vuoto e lancia all’interno di “Fuoriclasse” un progetto innovativo che realizza il più ampio piano in Italia contro l’omofobia e la transfobia nelle scuole.

50 scuole, 25 mila ragazzi e ragazze coinvolti in percorsi di formazione e comunicazione insieme a genitori e professori, anche attraverso i social network per combattere le discriminazioni e il bullismo omofobico.

L’approccio culturale puntato sulla prevenzione è quello vincente, che supera e va oltre la logica inutile e pedante basata su scontri ideologici, una logica “fuori dalla storia” come testimoniano gli ultimi sondaggi, con la maggioranza dell’opinione della società italiana ormai favorevole anche ai matrimoni gay.

Bene ha fatto il Vice Presidente e assessore alla scuola Smeriglio a costruire un bando finalizzato in particolare alla lotta all’omofobia. Benissimo il Presidente Zingaretti che ha sottolineato come non possa esistere la logica dei due tempi: diritti sociali e diritti civili devono viaggiare di pari passo specie in una fase di crisi economica. Questa campagna dimostra qual è la gerarchia di valori dell’amministrazione che guida la Regione Lazio, dove nessun cittadino può e deve essere più condannato ad avere paura solo per essere se stesso.

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