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Sulla gestione futura delle terre pubbliche, credo che quello raggiunto stamattina tra il Coordinamento Romano Accesso alla Terra e il Presidente Zingaretti sia un buon punto di partenza per proseguire un percorso unitario nella direzione della tutela e della valorizzazione dei beni pubblici regionali.

Ritengo infatti sia necessario stabilire un punto di equilibrio tra gestione dei beni pubblici da parte della Regione Lazio e affitto a canoni equi delle terre pubbliche ai giovani agricoltori e alle cooperative sociali.

La Regione Lazio non può più permettersi di perdere risorse a causa di una gestione non oculata delle sue terre, ma al tempo stesso deve fare ogni sforzo per cercare di non vendere, o peggio svendere, le sue terre, bene primario e di tutti.

Tra l’altro l’incontro di oggi tra il presidente Zingaretti e il Coordinamento Romano Accesso alla Terra ha coinciso con un’altra azione messa in scena da un ampio fronte di associazioni tra le quali Agrinsieme, la Cgil di Roma e Lazio e l’Aiab che con l’occupazione simbolica di Castel di Guido hanno inteso lanciare il medesimo messaggio alla giunta regionale, chiedendo un ulteriore approfondimento dell’articolo 20 della proposta di legge 147 attualmente in discussione in Commissione Bilancio.

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