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Stiamo assistendo ad una situazione che rischia di scoppiare. Il grido di chi non possiede una casa non può restare ancora inascoltato, credo che davvero si possa parlare a Roma di emergenza sociale. Devo assolutamente ribadire che la violenza non può mai sovrapporsi al confronto e al dialogo perchè se sfugge questo punto fermo si perdono le basi della democrazia e della convivenza civile.

Stigmatizzo quanto avvento durante lo sgombero in via Baldassarre Castiglione alla Montagnola di oggi dove sono rimasti ferite otto persone, tra le quali Paolo Di Vetta, leader dei movimenti per la casa, alle quali va la mia vicinanza.

Con gli sgomberi non si mette fine all’emergenza casa, un dramma che non può pesare sulle spalle di chi non ha un tetto sopra la testa. Servono invece azioni da parte delle Istituzioni ferme e condivise. Mi associo, quindi, all’appello siglato da tutti i capigruppo della maggioranza capitolina per chiedere al presidente Zingaretti, al sindaco Marino e al prefetto di individuare quanto prima una soluzione alla drammatica emergenza casa che si registra in questa Regione.

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  1. L’emergenza casa è una cosa sorprendente in una nazione che potrebbe ospitare, nelle unità abitative inutilizzate, l’intera Romania in giornata. Un aspetto tra i tanti della follia moderna.

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