Top

12 Apr, 2014

Avviato il percorso di dialogo tra il Coordinamento degli esternalizzati della Sanità e la Regione Lazio

Le istanze ascoltate ieri dal Coordinamento degli esternalizzati della sanità del Lazio sono reali, vere, domande che attendono giustamente risposte.

Durante l’incontro avuto con Egidio Schiavetti della cabina di regia della Sanità abbiamo ascoltato le storie degli esternalizzati del Sant’Andrea, della Asl Roma D, dell’Ifo e del Policlinico Umberto I e abbiamo individuato due emergenze prioritarie: la situazione dell’Ifo, che da gennaio ha cambiato appalto, e quella dell’Umberto I, in particolare di quei lavoratori che hanno un contratto con la cooperativa Osa (Operatore Socio Assistenziale) in scadenza a luglio.

E’ stato stabilito un percorso scandito da tre tappe.

La prima è datata 16 aprile: in occasione dalla riunione mensile tra la Cabina di regia, la Centrale unica degli acquisti e i nuovi dg, chiederemo loro di farci pervenire una fotografia del fabbisogno di personale delle singole strutture Asl, un’analisi dei costi che si affronterebbero per internalizzare gli esterni ed infine, le date esatte di scadenza degli appalti.
Sulla base dei dati ricevuti, la Regione valuterà caso per caso, così da poter dare un orientamento al netto del piano di rientro.

La seconda tappa sara’ l’audizione del Coordinamento calendarizzata per il 6 maggio in Commissione Sanità alla Pisana. Infine, terzo ed ultimo appuntamento, una seconda convocazione del tavolo di ieri da fissare la prima data disponibile tra il 15 ed il 20 maggio.

La Regione e’ quindi consapevole che quello che si viene a costruire con il personale interno e’ un rapporto di maggiore fiducia e produttività e l’obiettivo dunque deve essere sicuramente quello dell’internalizzazione, ma il come arrivarci e quando lo sapremo dopo aver analizzato dei dati finalmente precisi. Sempre guardando a due convinzioni inossidabili: il diritto alla salute dei cittadini accanto al diritto a un lavoro buono e dignitoso.

12 Apr, 2014

Siamo a fianco dei lavoratori Ce. Fi.

In vista del presidio del prossimo lunedì alla Regione Lazio, annunciamo la nostra presenza ed il sostegno ai lavoratori della “Fisioterapia e riabilitazione Ce.Fi” coinvolti nella vertenza.
Vogliamo rilanciare il grido d’allarme dei lavoratori della “Fisioterapia e riabilitazione Ce.Fi”, una struttura accreditata per la riabilitazione sul territorio di Ciampino che rischia di chiudere. Le cause sono diverse – ritardi nei pagamenti da parte delle Regione, i continui tagli al budget sommati ad una cattiva gestione – ma gli effetti rischiano di essere devastanti.

Quaranta lavoratrici e lavoratori tra terapisti, amministrativi e medici senza impiego e 143 posti di riabilitazione ambulatoriale che andranno a sparire, con pazienti con le cure interrotte e costretti a mettersi in lista d’attesa in altre strutture di riabilitazione. Una conclusione che come consiglieri regionali impegnati sul territorio a difesa dei pazienti e dei lavoratori vogliamo scongiurare ad ogni costo.

Infatti, seppur consapevoli delle tante criticità del nostro sistema sanitario e della necessità di scelte di razionalizzazione soprattutto nell’ambito della riabilitazione ambulatoriale, vogliamo assicurare il nostro impegno a tutto campo affinchè si possa scongiurare la parola chiusura per questa struttura che, attiva da trenta anni ha garantito a centinaia di cittadini le prestazioni a loro necessarie.

Saremo accanto a loro nel presidio cittadino che hanno convocato per lunedì 14 aprile e allo stesso tempo ci siamo attivati presso gli uffici competenti per individuare soluzioni in grado di riaffermare il diritto alla retribuzione e il diritto alla salute.