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10 Mar, 2014

Mafie: il protocollo sui beni confiscati è un altro passo in avanti

Un altro passo in avanti per la liberazione dei nostri territori dalla presenza sempre più radicata, asfissiante e malevola della criminalità organizzata. Ecco cosa rappresenta il Protocollo d’intesa siglato da Nicola Zingaretti con il sindaco Marino, il Presidente del tribunale Mario Bresciano, il Procuratore Capo Pignatone e i presidenti di Unindustria e Confcommercio.

Il protocollo è un atto formale che permetterà di gestire in modo collegiale i beni sequestrati. Ma diventa un atto politico ancor più importante perché sancisce la necessaria collaborazione tra le istituzioni coinvolte nella lotta alla criminalità, con una necessaria divisione dei compiti ma con una unico scopo finale. Liberare i territori dalle mafie, sottraendo loro gli ingenti capitali frutto dei traffici illegali per riaffermare nella Regione Lazio un clima di legalità sostanziale.

Tra l’altro i beni confiscati se rimessi a disposizione della società civile responsabile, possano diventare il messaggio più forte per togliere alle mafie il monopolio di fatto del welfare specie in una fase di crisi acuta come quella che stiamo attraversando.

10 Mar, 2014

Su Rom e Sinti nessun deriva “sicurezza”, lavoriamo su inclusione e partecipazione

Sull’integrazione dei Rom e dei Sinti, la Regione Lazio si appresta ad avviare un Tavolo d’inclusione che coinvolge tutte le associazioni e le realtà che lavorano sul territorio, quindi anche i comitati di quartiere e i Prefetti di tutte le Prefetture del Lazio.

Il consigliere Santori forse legge gli atti della Giunta Zingaretti con la lente sbagliata – quella dell’intolleranza – quando annuncia che dal Tavolo sono escluse le forze di polizia e i cittadini dei comitati.

Lo scopo principale è invece uscire dalla logica dell’emergenza e lavorare sull’inclusione e la partecipazione di tutti i soggetti coinvolti. Un mission di non semplice realizzazione, soprattutto nei territori più disagiati, ma che deve comunque operare per la convivenza e l’integrazione, rifiutando una volta per sempre le parole d’ordine del passato, fatte di segregazione, cacciata e rifiuto, le uniche politiche attive usate nei confronti di Rom e Sinti.

Con l’istituzione del Tavolo, la Regione Lazio non fa altro che dare seguito alla Strategia nazionale richiesta dal Governo.

L’Italia tra l’altro, è stata già sanzionata dall’Europa per non aver messo in atto politiche basate sull’inclusione e aver utilizzato gran parte dei fondi europei ad esse destinate, per la costruzione di “campi rom” mai divenuti strumento di inclusione, ma al contrario serbatoi di conflitti interni ed esterni.

10 Mar, 2014

Il cambiamento degli uomini che agiscono comportamenti violenti nelle relazioni affettive

Lunedì 17 marzo, ore 10-13
Sala Liri (Palazzina C, III piano) – Regione Lazio
Piazza Oderico da Pordenone, 15  

WORKSHOP
Il cambiamento degli uomini che agiscono comportamenti violenti nelle relazioni affettive. Modelli di intervento e prospettive di lavoro possibili.
L’esperienza del Centro Ascolto Maltrattanti (CAM) di Firenze

Interverranno:
Giacomo Grifoni – psicologo psicoterapeuta; Socio fondatore del Centro Ascolto Uomini Maltrattanti CAM di Firenze; autore del libro “Non esiste una giustificazione”
Andrea Bernetti – psicologo psicoterapeuta; coordinatore del CAM di Roma
Marta Bonafoni – Consigliera regionale della Regione Lazio

Il Centro di Ascolto Uomini Maltrattanti (C.A.M.) di Firenze è il primo Centro in Italia che dal 2009 si occupa della presa in carico degli autori di violenza fisica, psicologica, sessuale ed economica all’interno delle relazioni affettive affinché si interrompa la violenza agita ai danni della partner. A partire dall’esperienza maturata e dalle evidenze raccolte, nel corso del workshop verranno delineate le premesse teoriche ed operative alla base della nascita del Centro e sarà descritta l’organizzazione delle sue principali attività cliniche e formative. Inoltre, verrà presentato il testo “Non esiste una giustificazione. L’uomo che agisce violenza domestica verso il cambiamento” da parte dell’autore ed illustrato un modello di accoglienza e intervento possibile a favore dell’uomo che agisce violenza nelle relazioni affettive.

Ingresso gratuito