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17 Gen, 2014

Samudaripen. Tutti morti

Domenica 26 gennaio, ore 18
Casa Internazionale delle Donne
Via della Lungara, 19 – Roma 

Samudaripen, (“Tutti morti” in lingua romanès), è uno dei termini utilizzati dalle comunità rom e sinte per indicare lo sterminio di oltre 500mila rom e sinti.

In occasione della Giornata della Memoria, in cui si commemorano tutte le vittime delle persecuzioni nazifasciste, Associazione 21 luglio e Associazione Sucar Drom organizzano l’evento “Samudaripen. Tutti morti. Memorie dello sterminio dimenticato di rom e sinti”, domenica 26 gennaio alle ore 18 alla Casa Internazionale delle Donne, a Roma.

Samudaripen, (“Tutti morti” in lingua romanès), è uno dei termini utilizzati dalle comunità rom e sinte per indicare lo sterminio di oltre 500 mila rom e sinti.

L’evento, che si terrà presso la Casa Internazionale delle Donne in via di San Francesco di Sales 1/a, a Roma, rappresenta sia un momento di commemorazione delle vittime dello sterminio che di riflessione sulle conseguenze sui diritti umani delle politiche in atto in Italia nei confronti delle comunità rom e sinte. Politiche incentrate sui “campi” che generano marginalizzazione ed esclusione sociale.

Nella prima parte della serata, alle ore 18 nella sala Atelier, è prevista la presentazione del progetto “Memors. Il primo museo virtuale del Porrajmos in Italia. La persecuzione dei Rom e dei Sinti nell’Italia fascista“. Il progetto, diretto e presentato da Luca Bravi (Università Telematica L. Da Vinci di Chieti), ha come obiettivo quello di ricostruire storia e memoria della deportazione delle popolazioni sinte e rom all’interno dei campi di concentramento sparsi sul territorio Italiano.

La presentazione di Memors, che è finanziato dall’Unione Europea in partenariato con Sucar Drom, Università Telematica L. Da Vinci di Chieti, Fondazione ex Campo Fossoli, Federazione Rom e Sinti Insieme e Flare, sarà accompagnata dalla voce narrante di Laura Verga e dalle suggestioni sonore di Ivan Macera.

Alle 19, nella sala Carla Lonzi, si terrà il convegno “Respingere, contenere, concentrare. Le declinazioni dell’esclusione dallo sterminio nazifascista alle attuali politiche securitarie“. Interverranno Gabriele Rigano (Università per Stranieri di Perugia), Luca Bravi (Università Telematica L. Da Vinci di Chieti) e Sergio Bontempelli (OsservAzione onlus).

Le conclusioni del convegno saranno affidate a una video testimonianza dell’artista Moni Ovadia.

Al termine del convegno, nella stessa sala a partire dalle ore 20, vi sarà la proiezione del documentario “Terrapromessa”, di Mario Leombruno e Luca Romano, sul “campo rom” di Masseria del Pozzo a Giugliano, in provincia di Napoli, dove l’amministrazione comunale ha trasferito oltre 400 persone, tra cui 250 bambini, sopra una discarica da cui fuoriescono gas tossici dannosi per la salute.

17 Gen, 2014

Festival delle Memorie Dimenticate

Dal 24 gennaio al 2 febbraio presso il Circolo Mario Mieli, Il Teatro Agorà e la Chiesa Metodista di Via Firenze

Gli omosessuali, i/le transessuali, le persone con disabilità, i Rom e Sinti, i testimoni di Geova sono veri e propri orfani di memoria.

La storia dell’umanità è piena di memorie dimenticate, eventi che non si vogliono ricordare, eventi che non si possono ricordare, eventi che si vogliono dimenticare.

La Seconda Guerra Mondiale e il tributo di follia pagato alla storia  rimane nella memoria di tutti gli esseri umani per il terribile numero di vite pagato alla paranoia di un regime del quale ancora oggi troppi nostalgici continuano ad evocare le gesta rimpiangendole ed esaltandole.

Gli omosessuali, i/le transessuali, le persone con disabilità, i Rom e Sinti, i testimoni di Geova sono veri e propri orfani di memoria. Vengono dimenticati, si rimuove che essi siano stati vittime del nazifascismo. Dei Rom e Sinti esiste a Roma una lapide, in via degli Zingari 54, dove ogni anno, il 27 gennaio, in occasione del Giorno della Memoria, una fiaccolata ricorda gli stermini dimenticati.

L’assenza di una commemorazione istituzionale per l’Omocausto e per l’Aktion T4 (per le persone disabili) indica  quanto la memoria collettiva sia “smemorata”.

Che la conoscenza dell’orrore nazifascista non si trasmetta solo attraverso i  luoghi della  memoria, apponendo  targhe o lapidi, lo comprendiamo benissimo ed è per questo che la nostra attività  si rivolge alle scuole, ai giovani, attraverso un percorso didattico di seminari, incontri e mostre fotografiche.

Il Festival Memorie Dimenticate 2014 è il primo festival sul tema delle Memorie che troppo spesso si dimenticano: quelle legate alla deportazione ed uccisione di omosessuali, lesbiche, ROM, diversamente abili, Testimoni di Geova, alle Moderne Deportazioni, quelle che dimentichiamo noi che pensiamo di vivere nel mondo civile.

Il Festival Memorie Dimenticate 2014 si terrà a Roma dal 24 gennaio al 2 febbraio presso il Circolo Mario Mieli, Il Teatro Agorà e la Chiesa Metodista di Via Firenze.

Incontri, dibattiti, cultura, teatro. Per non dimenticare.

Il programma in dettaglio:

*** Venerdì 24 gennaio 2014, Circolo Mario Mieli ore 21.00 ***
VLADIMIR LUXURIA parla del suo libro ELDORADO

Conduce Andrea Maccarrone, presidente del Circolo Mario Mieli. Partecipa: Ennio Trinelli, Direttore Artistico della rassegna Festival degli Stermini Dimenticati.

“Eldorado è un romanzo che tocca tanti luoghi dell’omofobia di ieri e di oggi, dall’olocausto degli omosessuali alle minacce al circolo ‘Mario Mieli’ di Roma di poco tempo fa, ma lo fa dosando con sapienza i toni della tragedia e dell’ironia”.

*** Sabato 25 gennaio 2014 , Circolo Mario Mieli ore 20.45 ***
MODERNE DEPORTAZIONI: la pena di morte per le persone omosessuali nel 2014

Conferenza di Alessandro Paesano, esperto di media e pregiudizi. Seguiranno le proiezioni dei film: “La canzone di Rebecca”, sulla discriminazione dei ROM e “Makwan, lettera dal Paradiso”, sulla persecuzione degli omosessuali in Iran di Roberto Malini

*** Domenica 26 gennaio – ore 12.00 Roma – Chiesa Metodista Via Firenze, angolo Via XX Settembre ***
Roma Rainbow Choir CONSIDERATE SE QUESTO E’ UN UOMO: Concerto di musiche scritte nei lager.

Musiche di: Karel Berman, Viktor Ullmann, Rudolf Karel, Józef Kropinski, Zygfryd M. Stryjecki, Robert Lannoy, Gideon Klein, Viktor Ullmann, Anonimo Di Regina Coeli, Burgenland–Lovara Roma, Giuseppe Morosini

*** Domenica 26 gennaio Circolo Mario Mieli ore 18.30 ***
ALCAZAR, ULTIMO SPETTACOLO di Stefania Nardini

Alcazar, ultimo spettacolo è l’ultimo libro di Stefania Nardini e si fa riconoscere per la qualità e l’originalità: se è vero – come obietterà qualcuno – che è quasi impossibile inventare nuove storie, certamente la strada di Nardini è una di quelle meno battute.Introduce: Davide di Poce

*** Domenica 26 gennaio Circolo Mario Mieli ore 21.00 ***
MEMORIE DIMENTICATE

conferenza-spettacolo con Rosario Coco Portavoce Di Gaynet Roma, Andrea Maccarrone Presidente Del Circolo Mario Mieli, Prof. Vanni Piccolo, Poesie Lette Da Monica Maggi Poetessa e Giornalista

*** Lunedì 27 gennaio / 2 febbraio 2014 Teatro Agorà*, Via della Penitenza, 33 Roma ***
LA SPIAGGIA DEI SENZA DIO

spettacolo teatrale scritto e diretto da Ennio Trinelli

con Beppe Dioguardi (Ragazzo), Alberto Di Rosa (Eugenio), Marco Martino (Eugenio / Ragazzo), Michelangelo Spinella (Sandrine)

*Ingresso € 12,00 + tessera Agorà ridotto € 10,00 + tessera Agorà per i soci Gaiaitalia.com, Circolo Mario Mieli, Gaynet e Gaycs e Sostenitori Community Gaiaitalia.com su Facebook e Google+

17 Gen, 2014

Grave sovraffollamento a Rebibbia

1762 detenuti in spazi in grado di alloggiarne 1250, 650 agenti in organico a fronte di un’esigenza di almeno 900 uomini.
Basterebbero solo queste due cifre per rendere evidente la situazione di grave sovraffollamento di Rebibbia Nuovo complesso, e sottoscrivere in pieno il monito lanciato dalla Ministra Cancellieri sulla necessità di accelerare i tempi per  sfollare le carceri e far diminuire il numero di suicidi dietro le sbarre”.

La situazione di sovraffollamento a Rebibbia è evidente anche solo camminando nei vari reparti del carcere. Particolarmente acuta quella
che nelle ex sale ping-pong, trasformate in dormitori dove, 13 detenuti sono costretti ad una convivenza ai limiti della dignità umana. Anche i servizi igienici risentono degli effetti del sovrautilizzo, dalle latrine alle docce i detenuti ci hanno raccontato che gli piove in testa e i muri sono letteralmente mangiati dall’umidità. Molto delicata anche la situazione sanitaria.

Pur in presenza di un reparto ambulatoriale di eccellenza e di un personale medico e infermieristico di alta professionalità, come testimoniato dagli addetti ai lavori, i servizi sono inadeguati a garantire un’adeguata assistenza ai detenuti. Mancano tra gli altri, psichiatri e psicologi: figure fondamentali all’interno degli istituti di pena. Occorre accelerare ogni procedimento capace di svuotare le carceri, a cominciare dai detenuti in attesa di giudizio, dagli stranieri reclusi per effetti della legge Bossi – Fini e dai tossicodipendenti vittime della ‘indegna’ legge Fini-Giovanardi.

Di sicuro non è garantito il diritto alla salute per quelli che sono, prima che reclusi, cittadini del nostro Paese. Nella nostra regione come denunciato dal Garante dei detenuti Angiolo Marroni, la diminuzione del sovraffollamento conseguente al Decreto Cancellieri, procede più lentamente che nelle altre regioni d’Italia, e nel frattempo drammaticamente detenuti più deboli e soli decidono di non poter proseguire oltre con la vita dietro le sbarre.