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E’ successo ancora una volta, ed una volta di più ci indigniamo e diciamo no ad una città ed una regione dove i diritti dei gay, lesbiche e transessuali  vengono calpestati o ancora peggio, fuor di metafora, presi a calci. Venerdì scorso è accaduto ancora una volta.

Come denuncia il Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli, a Ponte Garibaldi, un giovane attivista dell’associazione LuissArcobaleno è stato aggredito insieme ad altro ragazzo con cui stava trascorrendo la serata con insulti omofobi, calci e pugni da due turisti, probabilmente russi. La polizia prontamente chiamata a intervenire, non è giunta in tempo per fermare gli aggressori.

E’ l’ennesima violenza che siamo chiamati a denunciare in poche settimane, ed è davvero la goccia che può far traboccare il vaso. Credo sia necessario da parte di tutte le istituzioni e le istanze della società civile mettere in campo una sforzo all’unisono per condannare la violenza a cui quasi impunentemente sono sottoposti in forme diverse e molteplici gay, lesbiche, bisessuale e trangenderche vivono nella nostra città.

E’ inaccettabile assistere a questa escalation di violenza, che alza il livello di allarme e di attenzione nella comunità a cui ritengo sia urgente dare un segnale forte, rispondendo così anche a politici nazionali che nelle loro dichiarazioni pubbliche si dicono pronti a rinunciare a ruoli di governo, pur di bloccare qualsiasi avanzamento in tema di diritti per le coppie gay.

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