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La prima modifica sostanziale è che i centri antiviolenza entrano da protagonisti nella legge e si aggiudicano la maggior parte degli stanziamenti per i quali è stata trovata una copertura. Si tratta di una cifra bassa, 30 milioni di euro, che intanto serviranno a non far chiudere i centri, riconoscendoli come strumenti essenziali a dare il necessario supporto alle donne che decidono di denunciare.
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