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12 Set, 2013

Ripubblicizzare si può, ripubblicizzare si deve

Martedì 24 Settembre, ore 15.30
Casa Internazionale delle donne
Via della Lungara, 19 – Roma

Convegno sulla legge regionale per l’acqua pubblica
Verso l’approvazione della Legge Regionale per la gestione pubblica e partecipata dell’acqua nel Lazio

Programma del convegno

Ore 15.30. Saluti e introduzione del Coordinamento regionale acqua pubblica Lazio

Ore 15.45. Interventi di:
Emanuele Lobina – PSIRU, Business School, University of Greenwich, UK. La ripubblicizzazione del SII nel contesto europeo
Alberto Lucarelli – Ordinario di diritto costituzionale università di napoli federico II. Le possibili “vie per la ripubblicizzazione” in Italia e nel Lazio
Dorothea Haerlin*- Berliner Wassertisch (Movimento per l’acqua berlinese). Il caso della ripubblicizzazione dell’acqua a Berlino.
Bengasi Battisti – Coordinamento Nazionale Enti Locali per l’Acqua Bene Comune e la gestione pubblica del servizio idrico e Sindaco del Comune di Corchiano (VT). La proposta di Legge Regionale n°31: un’opportunità da cogliere
Cristiana Avenali – Consigliera Regionale – Membro della Commissione Ambiente. Il percorso istituzionale della legge n°31

Ore 17.00 – Dibattito

Ore 18.30 – Chiusura

* in attesa di conferma

A oltre due anni dai referendum del 12 e 13 giugno 2011 continua, in tutta Italia, la mobilitazione per la piena applicazione degli esiti referendari a difesa dell’acqua e della democrazia.

Dopo la straordinaria vittoria referendaria e i molteplici tentativi politico-amministrativi per annullarne il risultato, è sempre più viva la necessità di contribuire a dare piena applicazione all’esito del referendum, rispettando così i principi di democrazia grantiti dalla nostra Costituzione.

In diversi territori si sono intanto aperti percorsi di ripubblicizzazione: oltre all’esperienza di Napoli, che ha concluso il processo di trasformazione della società a totale capitale pubblico in azienda speciale, da Palermo a Torino, dalla Romagna alla Toscana, l’uscita dal circuito delle SpA ha smesso di essere un tabù per le amministrazioni locali, contribuendo a sanare le troppe illegittimità negli affidamenti diretti a questi enti di diritto privato.

Anche nella nostra Regione è stato elaborata una proposta di legge popolare per la gestione pubblica e partecipata del servizio idrico nel Lazio, presentata grazie all’approvazione a maggioranza qualificata di 39 consigli comunali, e con il sostegno di quasi 40.000 firme di elettori della Regione. Grazie allo strumento del referendum propositivo se il Consiglio Regionale non approverà, entro marzo 2014, una legge che ricalchi quella presentata, il testo della proposta di legge sarà sottoposto a referendum regionale.

Per questo intendiamo accompagnare il percorso della legge con iniziative di comunicazione, diffusione e mobilitazione che coinvolgano cittadini e ammistrazioni, nell’ambito delle quali si colloca il convegno del prossimo 24 settembre, oggetto del presente invito. In questo quadro pensiamo infatti sia di grande interesse, per le amministrazioni locali, per i comitati e per i lavoratori del settore, un confronto sui temi legati ad un’idea di servizio pubblico di qualità e partecipato.

In un momento in cui l’operato degli enti di prossimità è messo in forte difficoltà dai provvedimenti nazionali legati alla spending review e al patto di stabilità interno, è indispensabile non solo definire e proporre nuovi sistemi di finanziamento del servizio idrico e dei servizi pubblici locali, ma anche rafforzare la collaborazione tra gli enti locali anche nell’ottica di un’azione politica comune che rimetta al centro la capacità dei Comuni di governare pienamente i propri territori secondo il mandato democratico delle comunità locali.

Per questo si terrà il 24 settembre, alle ore 15.30, presso il Centro Congressi della
Casa Internazionale delle donne, in Via della Lungara 19 (Trastevere) – 00165 Roma. Per il convegno:

12 Set, 2013

Insieme al Terzo Settore per un nuovo sistema sociosanitario

Con oggi parte un periodo di lavoro intenso con il quale vogliamo arrivare al licenziamento della nuova legge che riformi i servizi socio
sanitari. Da 13 anni  – troppi –  la nostra regione aspetta il recepimento della legge 328.

La  presentazione delle Linee guida elaborate dall’assessore Visini, ha visto  una partecipazione grandissima soprattutto da parte del grande mondo del sociale e del volontariato. Una realtà che troppo spesso in questi anni ha dovuto lavorare per tamponare le assenze istituzionali.

La sfida più grande che parte oggi da qui,  lanciata dalla Giunta Zingaretti e  che il consiglio regionale deve essere in grado di raccogliere è quella di coinvolgere tutte le forze politiche e  istituzionali e il  Terzo settore per costruire un nuovo sistema di welfare innovativo,  che sappia fotografare le trasformazioni della società.