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24 Giu, 2013

Seconde a chi?

Giovani donne di seconda generazione tra cittadinanza e politica
Giovedì 27 giugno, dalle ore 12.00 alle ore 13.30

Sala “Caduti di Nassirya”,
Senato della Repubblica
Palazzo Madama – Roma    

Melina è una ragazza diciannovenne nata in Italia cui è stata rifiutata la cittadinanza perché è stata in Ecuador (il paese di origine dei suoi genitori) per meno di un anno quando ne aveva quattro. E’ questa una delle ultime delle centinaia di storie, circolate nella rete, di discriminazioni e cittadinanza negata.

A partire dall’ossimoro “lo straniero nato in Italia” – così recita l’art.4 dalla legge in vigore sulla cittadinanza – si può stilare un elenco infinito di paradossi creati dalla legge che (s) regola la vita di un milione di ragazze e ragazzi, figli di genitori stranieri, ma nati e/o cresciuti in Italia, non definibili con la categoria di stranieri né tanto meno di immigrati, ma al contempo non considerati giuridicamente come cittadini italiani.

Ci sono imprenditrici e imprenditori con un percorso scolastico nelle nostre scuole e università che investono nel nostro mercato del lavoro, ma sono senza cittadinanza. Ci sono ragazze e ragazzi nati in Italia da genitori stranieri con permesso di soggiorno regolare che possono ritrovarsi da un momento all’altro in un Cie perché i genitori hanno perso il lavoro. Ma questi stessi giovani sono l’altra Italia, che studia, lavora, crea e arricchisce culturalmente e economicamente il nostro Paese.

Nel marzo di quest’anno un gruppo di giovani di seconda generazione (che ha sostenuto la campagna L’Italia sono anch’io per una proposta di legge di iniziativa popolare per la riforma della cittadinanza: più di 110.000 firme raccolte) lancia una petizione on line, con l’obiettivo di “suonare la sveglia” ai neoeletti. Il risultato? Sedicimila firme in pochi giorni.
Un milione di giovani nati o vissuti in Italia aspetta da anni una nuova legge sulla cittadinanza per avere gli stessi diritti dei cittadini italiani. In particolare, dopo le grandi battaglie del 900 per il diritto al voto, in Italia le giovani donne di origine familiare straniera non possono partecipare alla vita politica perché a loro questo diritto è ancora negato, non avendo la cittadinanza.

E’ proprio questo intreccio di problemi che affronta il progetto Seconde a chi? Giovani donne di seconda generazione tra cittadinanza e politica, che sarà presentato giovedì 27 giugno 2013 ore 12-13.30, sala “Caduti di Nassirya”, Senato della Repubblica, Palazzo Madama, Piazza Madama 11, Roma

Il progetto si inserisce nel progetto europeo “More women in european politics” ed è gestito per l’Italia da Sinistra Ecologia e Libertà, e da una validissime equipe di ricercatrici, composta da donne di seconda generazione e italiane.

Nella conferenza stampa verranno trattate dall’equipe del progetto e dai parlamentari le questioni legislative e politiche in merito alla riforma della cittadinanza e alle discriminazioni in atto, verranno illustrate le azioni del progetto tendenti a valorizzare la ricchezza culturale – testimoniata da più di 40 siti e blog – delle soggettività, delle iniziative e delle lotte per i propri diritti delle giovani donne di origine familiare straniera.

Introducono:
Elettra Deiana, Giorgia Bordoni, Samia Oursana, Rosa Jijion

Partecipano:
i deputati Sergio Boccadutri, Khalid Chaouki, Celeste Costantino, Marco Furfaro, Marisa Nicchi;
le senatrici: Loredana De Petris, Alessia Petraglia
Livia Turco, presidente della Fondazione Nilde Iotti

Abbiamo invitato:
Cécile Kyenge, Ministra per l’integrazione
Josefa Idem, Ministra per le pari opportunità, lo sport e le politiche giovanili
Giorgio Sorial, deputato M5S
Mario Marazziti, deputato Scelta civica per l’Italia.

L’invito viene esteso alle associazioni interessate

per informazioni e conferme:
Stefania Vulterini, vulterini@tiscali.it, 347/8419378 ufficio stampa

Isabella Peretti, perettiisabella@hotmail.com, 347/6983202, collaboratrice del progetto

N.B. Agli uomini è richiesto di indossare giacca e cravatta

L’accesso alla sala è consentito fino al raggiungimento della capienza massima
Entro il 26 giugno va compilata la lista dei partecipanti e dei giornalisti per l’accredito: si prega di confermare la propria presenza

24 Giu, 2013

Gli attacchi anonimi non spaventano la democrazia

“Tutta la mia solidarietà e vicinanza va agli iscritti del circolo del Pd e di Sel di via Giannone al Trionfale, che questa
notte hanno subìto un attentato alla loro sede devastata e distrutta dalle
fiamme. Sono certa gli inquirenti sapranno chiarire le dinamiche
dell’accaduto e individuare i responsabili,  che si connotano comunque
appartenenti a quel gruppo di persone vigliacche e vili che con il fuoco
anonimo cercano di attaccare la partecipazione democratica dei cittadini”.

24 Giu, 2013

Non solo uomo e donna

I matrimoni nello stato più popoloso e fortemente simbolico per la tradizione di militanza gay, potrebbero così riprendere nelle prossime settimane. Nel complesso la sentenza della Corte conclude un decennio chiave nel progresso dei diritti gay e sancisce ufficialmente le istanze del movimento. Decine di migliaia di coppie gay potranno ora usufruire delle stesse identitiche garanzie legali federali, compreso presumibilmente il ricongiungimento e la cittadinanza offerta a coniugi stranieri.

Il_Manifesto_270613