Top

08 Mag, 2013

Regione, il gruppo “Per il Lazio” rinuncia al permesso ZTL

ztl_roma
“La Regione destini quelle risorse alla collettività”

Il gruppo “Per il Lazio” rinuncia al permesso per l’accesso alle zone a traffico limitato (ZTL) del Comune di Roma spettante a tutti i consiglieri della Regione Lazio. Lo hanno comunicato i Consiglieri Regionali appartenenti al Gruppo “Per il Lazio” con una lettera inviata agli uffici competenti, nella quale hanno spiegato di condividere e voler salvaguardare questa politica di limitazione del traffico “Riteniamo che i permessi alla ZTL debbano essere limitati a casi strettamente necessari, che sia fondamentale dare il buon esempio da parte di noi consiglieri regionali e che la mancanza di questa autorizzazione non possa in alcun modo inficiare il lavoro e le funzioni correlate al nostro ruolo, che riteniamo di poter svolgere in piena efficienza anche senza questo beneficio – si legge nella lettera firmata da Cristiana Avenali, Daniela Bianchi, Marta Bonafoni, Cristian Carrara, Baldassarre Favara, Rosa Giancola, Gianpaolo Manzella, Daniele Mitolo, Teresa Petrangolini, Riccardo Valentini -. Inoltre così facendo contribuiremo anche al risparmio di risorse economiche che la Regione Lazio potrà impiegare in maniera più utile per la collettività”.

“Abbiamo calcolato che in media, a seconda delle cilindrate, del tipo di alimentazione e del numero di consiglieri, si arriverebbe a risparmiare una cifra che si aggira attorno ai 20/30000 euro l’anno – continua il gruppo Per il Lazio -.”

“Con la politica delle ZTL si punta a proteggere dall’inquinamento e dalle automobili aree storiche e delicate della città insieme alla salute e alla qualità della vita dei cittadini, aumentare il numero di persone autorizzate a circolare in queste zone vanificherebbe la sua funzione – ha dichiarato Cristiana Avenali, promotrice dell’iniziativa-. Traffico e inquinamento si combattono proprio con politiche di limitazione del traffico veicolare, con la pedonalizzazione delle strade, il blocco della auto private a favore del mezzo pubblico e della mobilità nuova.”

08 Mag, 2013

Ius soli, Grasso come la Lega. Allarme sbarco di puerpere

cittadinanza_italia
“Starei attento a parlare di ius soli, perché il rischio è di vedere una gran quantità di donne venire in Italia a partorire solo per dare la cittadinanza ai propri figli. Meglio uno ius soli temperato dallo ius culturae. Non possiamo fare in modo che l’Italia diventi un Paese dove sbarcano le puerpere per ottenere la cittadinanza italiana dei figli”.
Leggi l’articolo de Il Manifesto