Top

05 Apr, 2013

Legge 40, sul divieto dell’eterologa. La questione torna davanti alla Consulta

Fecondazione assistita
Il tribunale di Milano risolleva il dubbio di legittimità costituzionale sul ricorso di una coppia infertile a causa di una patologia del marito. Per i giudici, quel “no” mina la “possibilità di poter realizzare liberamente la propria vita familiare”

MILANO – Il divieto di fecondazione eterologa, previsto dalla legge 40, “condiziona” la “possibilità delle coppie eterosessuali sterili o infertili” di “poter concorrere liberamente alla realizzazione della propria vita familiare”.
Lo scrivono i giudici di Milano che hanno sollevato la questione di incostituzionalità della legge davanti alla Consulta. L’ordinanza del tribunale è stata emessa sul ricorso di un pool di avvocati coordinati dalla costituzionalista e avvocato Marilisa D’Amico, a nome di una coppia infertile a causa della azoospermia del marito, che ai giudici aveva chiesto di poter accedere all’eterologa.

La Corte costituzionale si è occupata numerose volte della Legge 40 anche in relazione al divieto di fecondazione eterologa previsto dalla Legge 40. La Consulta però aveva rinviato la questione ai tribunali di merito interessati dai ricorsi (Milano, Catania e Firenze), sollecitando una nuova valutazione alla luce di una sentenza della Camera grande della Corte europea dei diritti dell’uomo; sentenza che, decidendo sul caso di una coppia austriaca, aveva di fatto legittimato il divieto.

Fatta quella valutazione, il tribunale di Milano ha deciso ora di risollevare il dubbio di incostituzionalità davanti alla Consulta che stavolta però dovrebbe pronunciarsi nel merito: dovrà dire, cioè, se il no alla fecondazione eterologa previsto dalla legge 40 si scontri o meno con il dettato costituzionale.

La nuova ordinanza “è una buona notizia – commenta l’avvocato Costantini – e dimostra che la questione non è affatto chiusa anzi, si è di nuovo sbloccata. Ora si tratta di esaminare il problema alla luce del diritto europeo, ma soprattutto di quello italiano. Presumibilmente l’udienza della Consulta sarà fissata fra giugno e settembre”.

03 Apr, 2013

Bambini schiavi: una piaga aperta

bambini_schiavi
Un business da 10 miliardi di dollari che coinvolge, secondo le Nazioni Unite, almeno 1,2 milioni di bambini. L’ultimo rapporto Onu sul traffico di esseri umani rivela cifre drammatiche. Quasi il 60% dei nuovi schiavi sono donne, in gran parte ragazzine costrette a prostituirsi. E nei Paesi in via di sviluppo sono migliaia i bambini impiegati nella produzione di beni da esportazione
Leggi l’articolo de L’Avvenire

02 Apr, 2013

Magari è l’ora di una “saggia” al Quirinale

sagge
Ma non c’è dubbio che una “saggia” fra i 10 avrebbe avuto un forte connotato innovativo e simbolico, e di robuste competenze femminili l’Italia è piena. Così com’è vero che la politica è ancora tutto un campo da gioco maschile in cui le donne, anche se sono sempre di più e sempre più determinate, non hanno ancora trovato – se non di rado – spazi di leadership.
Leggi l’articolo di Europa