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13 Gen, 2013

Solo volti e voci maschili: ancora?

udi

Comunicato dell’Unione Donne in Italia

Elezioni 2013 
SOLO VOLTI E VOCI MASCHILI : ANCORA?

Assistiamo preoccupate e sconcertate a questa campagna elettorale che con i suoi toni e i suoi contenuti sembra non tenere conto della maturità e responsabilità civica di tante cittadine e cittadini che si aspettano risposte adeguate alle difficoltà del presente. E chiedono soluzioni realistiche con parole di verità: la verità dei fatti che, come sappiamo, hanno a che fare col quotidiano.
Quei fatti ci parlano sì di risanare i conti, ma anche di individuare le priorità evitando di aumentare le disuguaglianze tra chi ha troppo e chi troppo poco. Ci mostrano ogni giorno l’assenza di etica pubblica e lo spreco di risorse per arricchimenti personali sempre più spregiudicati.
Ma ci dicono innanzitutto della mancanza di lavoro, in primo luogo per donne, giovani, ragazze e ragazzi; evidenziano una concezione totalizzante e disumana del lavoro che si è affermata negli ultimi decenni della globalizzazione e che col suo precariato diffuso contamina il presente e taglia possibili progetti di vita, rendendo il generare sempre più impossibile: è il futuro di tante/i che in questo modo rischia di venire ucciso.
Ci parlano della necessità di servizi essenziali efficienti e sufficienti (asili nido, scuole, consultori, case di accoglienza e centri antiviolenza, ospedali…).
Pongono l’urgenza di un modello di sviluppo che va rivisto alla radice, nel rispetto di tutti gli esseri umani e dell’ambiente. Inoltre quei fatti mettono drammaticamente davanti ai nostri occhi la difficoltà di costruire relazioni sane, rispettose, tra donne e uomini: continua infatti la violenza maschile sulle donne, una violenza diffusa, che arriva fino al femminicidio, con atteggiamenti di colpevole complicità da parte di molti, informazione inclusa. E il silenzio della politica e uno stato assente,

noi vogliamo uno stato “materno”

capace cioè di prendersi cura soprattutto di chi è più debole, più sfortunato, più discriminato, ma che sappia anche valorizzare questo paese con le sue storie, competenze, passioni civili senza escludere nessuna/o.
Dopo tanti anni di dibattito promosso nel nostro Paese dalle donne e dai loro movimenti sulla democrazia paritaria, sull’incompiutezza del nostro tessuto democratico a motivo della scarsa presenza delle donne là dove si decide e dell’insignificanza per la politica dei loro saperi, ascoltiamo molte promesse e poche proposte che ci riguardano perché

questa campagna elettorale parla ancora una volta con voci e volti maschili,
soprattutto in televisione, soprattutto sui media.

Forse è per questo che i nostri bisogni, le nostre idee, i nostri contenuti sono completamente assenti nel dibattito elettorale. Questa assenza è la testimonianza della distanza che ancora esiste tra le donne, la loro vita, i loro problemi e la politica istituzionale. Ancora? Sì, purtroppo ancora!

Noi dell’ UDI denunciamo tutto questo con forza.

Lo denunciamo come un impoverimento della politica, un danno per la democrazia.

Un rischio per tutte e tutti